Capiamo meglio Eudamed: attori, struttura e consultazione

Il Database Europeo per i Medical Devices, detto Eudamed, rappresenta un elemento importante delle nuove normative europee sui dispositivi medici e sugli IVD.
Eudamed è il database che verrà utilizzato per monitorare la sicurezza e le prestazioni dei dispositivi medici ai sensi dei regolamenti Medical Devices Regulation (MDR 2017/745) e In Vitro Diagnostic Medical Devices Regulation (IVDR 2017/746).
Secondo quanto riportato dalla Commissione Europea nella Eudamed timeline aggiornata lo scorso Giugno 2022, il Database Europeo per i Medical Devices entrerà in vigore nel 2024, quando tutti e 6 i suoi moduli saranno ultimati.

Chi popolerà Eudamed

Poiché Eudamed è inteso principalmente come un database, le sue funzionalità sono: aggiunta di nuovi record, aggiornamento di quelli esistenti, ricerca, modifica dello stato di moduli o documenti.

Questo database verrà popolato dagli Operatori Economici e dagli Sponsor, proprietari dei dati e responsabili della loro qualità. Una parte di questi dati sarà accessibile al pubblico.
Gli Operatori Economici – produttori, importatori, rappresentanti autorizzati – sono identificati dal Single Registration Number (SRN), mentre gli Sponsor da un ID. SRN e ID, due codici identificativi che hanno praticamente la stessa funzione, vengono rilasciati dagli Stati Membri in cui questi attori hanno sede.
Nel caso in cui Operatori Economici e Sponsor non fossero europei, SRN e ID verranno rilasciati rispettivamente a un Rappresentante Autorizzato (AR) e a un Rappresentante Legale, entrambi con sede in Europa.
Un fabbricante che importa dispositivi da un altro produttore al di fuori dell’UE ha bisogno di due SRN: uno come fabbricante e uno come importatore.
Inoltre, ogni attore deve nominare almeno un Local User Administrator (LUA) che ha il compito di nominare utenti e autorizzarli a eseguire attività specifiche (inserimento, revisione, caricamento, ecc.).

I distributori non possono richiedere un SRN e non possono inserire dati in Eudamed. Possono però accedere al sito pubblico del database per consultare e verificare i dati relativi ai dispositivi che distribuiscono.

Altri attori che popoleranno l’Eudamed sono le Autorità Competenti, gli Organismi Notificati e gli Stati Membri dell’UE.

I moduli di Eudamed

Il modulo degli Actors è il primo a dover essere popolato con i dati di Operatori Economici, Sponsor e Persone Responsabili della compliance regolatoria. Anche i fabbricanti extra-europei devono compilare questo modulo, richiedendo un codice SRN all’Autorità Competente dello Stato Membro dove risiede il suo AR e registrando uno o più LUA.

Il modulo dei Devices è necessario per registrare i dispositivi medici associandoli a uno Unique Device Identifier (UDI). L’UDI ha due varianti:

  • UDI-DI (Device Identity) è legato a una specifica variante dello stesso device (numero diverso di dispositivi in un unica confezione, lingua diversa utilizzata per l’etichetta e le istruzioni);
  • UDI-PI (Product Identifier) identifica uno specifico lotto o numero di serie dei dispositivi.

In questo modulo, il produttore carica i certificati dei dispositivi che ha registrato.

Il modulo del Notified Body contiene diversi dati, tra cui nomi degli esperti che ne fanno parte. Uno dei processi di cui si occupa l’Organismo Notificato è il rilascio, il rifiuto, la sospensione e il ritiro del Marchio CE; inoltre, controlla i certificati caricati dai produttori.

Il modulo Clinical Investigation raccoglie i dati degli studi clinici su dispositivi medici e IVD. E’ lo Sponsor a popolare il database con dati, notifiche, aggiornamenti, avvisi di conclusione di uno studio, informazioni su eventi avversi, oltre a fornire i report conclusivi degli studi. Anche le Autorità Competenti possono inserire dati e modificare lo stato di uno studio.

Il modulo sulla Vigilance è gestito da diversi attori. Innanzi tutto dai produttori, che sono tenuti a caricare i report degli incidenti, seguiti da report di follow-up e finali.
Eudamed supporta le segnalazioni di incidente che possono portare a un FSCA (Field Safety Corrective Action) e distribuisce i rapporti FSCA a tutti gli Stati Membri coinvolti per consentire la comunicazione al pubblico del Field Safety Notice (FSN).
La sorveglianza post-market (PMS) comporta il monitoraggio dei trend. I produttori possono segnalare trend di incidenti non gravi o da cui sono attesi effetti collaterali indesiderati che mostrano un aumento statisticamente significativo della frequenza o della gravità.
Questi rapporti sulle tendenze, una volta caricati in Eudamed, sono messi a disposizione delle Autorità Competenti (che possono inserire commenti) e degli Organismi Notificati (che possono solo leggerli).

Il modulo della Market Surveillance consente agli Stati Membri di caricare:

  • sintesi dei risultati della sorveglianza del mercato;
  • relazioni delle ispezioni effettuate presso gli Operatori Economici;
  • relazioni sui dispositivi che presentano un rischio inaccettabile;
  • informazioni relative alla non conformità dei prodotti;
  • informazioni sulle misure di protezione della salute;
  • revisioni delle proprie attività di sorveglianza del mercato.

Queste informazioni saranno conservate quasi esclusivamente tra le Autorità Competenti e la Commissione Europea, mentre le relazioni di sintesi che gli Stati Membri devono redigere in merito alle loro attività di sorveglianza del mercato saranno aperte al pubblico.

Cosa vedrà il pubblico

Una parte di Eudamed sarà aperta al pubblico, nello specifico saranno consultabili:

  • Identità degli Operatori Economici e degli Sponsor
  • UDI-DI (basic) e serie limitate di dati dei dispositivi
  • Codici della nomenclatura dei dispositivi medici e le loro descrizioni
  • Elenco degli Organismi Notificati designati sotto MDR e IVDR
  • Certificati di marcatura CE rilasciati e rifiutati
  • Sintesi su sicurezza e prestazioni cliniche
  • Richieste e notifiche di indagini cliniche o studi sulle prestazioni, ad eccezione delle domande ritirate
  • Eventi avversi e carenze del dispositivo
  • Sintesi delle indagini cliniche o degli studi sulle prestazioni prima dell’immissione in commercio dei dispositivi o entro un anno dalla registrazione in Eudamed
  • FSN/FSCA finali
  • Relazioni di sintesi sulle attività di sorveglianza del mercato degli Stati Membri

Eudamed sarà disponibile in 24 lingue, selezionabili dalla schermata inziale.

Le informazioni contenute in Eudamed saranno destinate principalmente all’identificazione e alla localizzazione dei dispositivi e degli attori, alla comprensione dei rischi per la popolazione e alla loro comunicazione efficace. Questi scopi vengono rispecchiati dai sei moduli di Eudamed.

N.B. Questo articolo si basa sulle Functional Specification di Eudamed pubblicate sul sito dell’Unione Europea. Attualmente il documento è ancora in fase di revisione.


Fonti:

https://health.ec.europa.eu/medical-devices-eudamed/overview_en

White paper of Emergo by UL

EMA: richiesto il test della rifampicina per le nitrosammine

A seguito dell’identificazione di impurezze di 1-nitroso-4-methyl-piperazine (MeNP) in alcuni lotti di rifampicina qualche settimana fa, l’EMA ha richiesto ai produttori di testare i farmaci per escludere la presenza di questa impurezza prima del rilascio sul mercato.

La rifampicina è un medicinale utilizzato nel trattamento della tubercolosi, delle infezioni del sangue e della lebbra.

I test richiesti sono da considerarsi una misura precauzionale a tutela dalla salute pubblica. L’EMA raccomanda ai pazienti in cura di continuare con i trattamenti prescritti poichè i pericoli derivati dalla sospensione della cura sono maggiori dei rischi di una possibile contaminazione.

Ancora una volta sarà necessaria la collaborazione tra Autorità, produttori e laboratori.
Le Autorità monitoreranno gli esiti dell’indagine e forniranno ulteriori aggiornamenti, se sarà necessario.


Fonte:

EMA: Nitrosamine impurities – Rifampicin medicines 

TEAM

Nasce OPEN, il progetto per la collaborazione internazionale durante il Covid-19

L’EMA ha lanciato una nuova iniziativa, OPEN, per collaborare con le Autorità non-UE e la WHO per guidare i processi di valutazione dei vaccini e delle terapie per il Covid-19.

Il programma pilota è stato inaugurato lo scorso dicembre. OPEN permetterà a Health Canada, MHLW/PDMA Giappone, Swissmedic, TGA Australia e WHO di partecipare ai processi di valutazione dell’Emergency Task Force (EFT) e del CHMP.  

L’obiettivo è favorire uno scambio internazionale sulla valutazione scientifica e provvedere ad una migliore comprensione degli outcome regolatori, assicurando nel contempo l’indipendenza delle Autorità coinvolte.
Il progetto mira anche a incrementare la trasparenza e l’armonizzazione, e di conseguenza la fiducia del pubblico nelle decisioni intraprese.

OPEN è un progetto limitato nel tempo, che si concluderà con il termine della pandemia di Covid-19.

Per chiarire eventuali dubbi, EMA ha pubblicato un documento “Questions and Answers on the Pilot Project ‘OPEN'” che raccoglie 8 domande e risposte sulle condizioni di partecipazione e la documentazione necessaria.


Fonte

EMA: Questions and Answers on the Pilot Project ‘OPEN’ 

GDP Non-Compliance Report: focus sul sistema qualità

Il capitolo 1 delle EU GDP (Guidelines of 5 November 2013 on Good Distribution Practice of medicinal products for human use) richiede la presenza di un sistema qualità con procedure scritte su come implementare i requisiti GDP in azienda.

Pertanto i grossisti devono assicurare che i loro sistemi di gestione qualità siano conformi ai requisiti GDP se non vogliono andare incontro ad un GDP Non-Compliance Report, come accaduto a questo grossista tedesco.

L’Autorità competente rumena ha infatti inserito un nuovo GDP Non-Compliance report nel data base EudraGMDP a fine gennaio perchè durante un’ispezione condotta a novembre 2020, l’azienda ispezionata non rispettava i principi GDP.

In particolare:

  • Mancava completamente un sistema di change control
  • Le deviazioni non erano documentate
  • Non venivano svolte auto-ispezioni
  • Non c’erano informazioni sul training ai dipendenti.

Come conseguenza, il permesso alla distribuzione è stato sospeso.
L’azienda forniva prodotti solo al mercato rumeno, ma in accordo con l’Autorità non è stato necessario il recall di alcun prodotto.


Fonte

EudraGMDP Database (Report Number: NCD/010/RO)

Ispezioni GMP in Russia

Sono molte le aziende farmaceutiche europee che desiderano entrare nel mercato russo ma hanno poca o nessuna esperienza con le Autorità russe e i loro ispettori.
Ma cosa bisogna sapere sulle ispezioni dell’Autorità russa?

Lo State Institute of Drugs and Good Practices, subordinato al Ministero dell’industria e del commercio (Minpromtorg) , è l’Autorità competente per le ispezioni GMP. La domanda per il rilascio del certificato GMP deve invece essere inviata direttamente al Minpromtorg.

Tasso di successo e non conformità

Il tasso di successo delle ispezioni condotte dall’Autorità russa è del 70%. La probabilità di successo per le grandi aziende è il doppio rispetto a quella delle imprese medio-piccole.

Anche nelle grandi aziende farmaceutiche che sono in possesso di certificati GMP europei e americani, gli ispettori russi spesso riscontrano notevoli irregolarità, a seguito delle quali il Minpromtorg si rifiuta di rilasciare il certificato GMP.
Le deviazioni maggiori riguardano principalmente la produzione di prodotti sterili e la root cause analysis.

Quali linee guida

Le linee guida GMP attualmente in vigore in Russia sono la diretta traduzione delle GMP Europee del 2013 (versione 4.0).
Le linee guida non sono cambiate dal 2016, anno di istituzione dell’Autorità, tuttavia dal 2020 la Russia avrebbe dovuto seguire le nuove GMP dell’Unione Economica Eurasiatica (EAEU).
Queste linee guida sono la traduzione delle GMP Europee del 2015.
In realtà la data di implementazione è stata posticipata di un anno a causa del Covid-19.

L’ispezione

L’ispezione comincia con l’invio da parte del produttore di una domanda di ispezione e di una lista di documenti al Minpromtorg.
Entro i 10 giorni successivi, il Ministero esamina i documenti inviati e se non ci sono domande invia la richiesta di ispezione all’Autorità competente.

L’istituto calendarizza l’ispezione, la notifica all’azienda e prepara un’agenda di audit tenendo in considerazione gli elementi del processo produttivo da ispezionare.
L’agenda viene condivisa con l’azienda, in modo da permetterle di preparare l’ispezione e i documenti.

Il team ispettivo che visita il sito è composto di almeno 2 ispettori.
Ogni ispezione dura dai 3 ai 5 giorni.

L’ispezione si apre con una riunione e al termine di ogni giornata ci si incontra per discutere le osservazioni fatte durante la visita.
E’ comunque previsto anche un meeting finale durante il quale vengono comunicate le non conformità riscontrate (non vengono classificate).

Se il prodotto per il mercato russo è prodotto, riempito, impacchettato ecc. su diverse linee o impianti, gli ispettori vorranno vederli tutti.

Il report viene preparato entro 30 giorni dall’ispezione: una copia resta all’Autorità, una viene inviata al rappresentante russo del produttore e una terza copia al Minpromtorg.

Il report può includere solo le non conformità che si sono discusse durante la riunione di chiusura dell’ispezione.
Non appena il report è completato, viene informata l’Autorità di regolamentazione del rispettivo Paese del produttore.

Le ispezioni russe non sono poi diverse da quelle di altri Paesi: gli ispettori si assicurano che la produzione del sito ispezionato sia in compliance con le GMP adottate in Russia.

Naturalmente, tutte le ispezioni hanno delle particolarità che dipendono dall’interpretazione e dall’approccio adottato dagli esperti.
Non tutti gli ispettori classificano le non conformità (critica/maggiore/minore) allo stesso modo e tutto dipende dall’interpretazione individuale, dalla qualifica e dall’esperienza dell’auditor.

Attenzione a come si compila la domanda

I processi produttivi vengono controllati in base alla domanda inviata dal produttore al Minpromtorg per ogni singola preparazione.
Quindi si deve stare molto attenti nella compilazione della domanda e specificare solo i prodotti che sono rilevanti per il Paese di destinazione e quindi dovrebbero essere parte dell’ispezione.

E’ capitato che, a causa di un problema di traduzione nella domanda, tutti i prodotti del sito fossero oggetto dell’ispezione russa. Nonostante avessero capito dove fosse l’errore, gli ispettori hanno dovuto comunque ispezionare tutti i prodotti e non solo i due rivolti al mercato russo.

Gli ispettori

Compito degli ispettori è verificare che i farmaci inviati in Russia siano sicuri. Spesso all’inizio di un’ispezione si sentono gli ispettori dire “Non controlleremo solo la conformità agli standard GMP, ma anche che l’azienda stia effettivamente producendo ciò che ha dichiarato nella domanda“.

Gli ispettori russi hanno la reputazione di essere molto rigidi sulla compliance alle norme e molto severi ma altrettanto competenti e corretti nella valutazione.
Tutti hanno un passato nell’industria e molti di loro sono particolarmente giovani ma non per questo meno esperti nel settore.
La loro aspettativa? Che le risposte alle loro domande siano date in modo onesto e senza nascondere nulla.

Consiglio

Una buona abitudine per affrontare un’ispezione è che ogni azienda farmaceutica ispezionata incarichi personale esperto di rispondere alle domande degli ispettori ove possibile.
E ovviamente è essenziale incaricare interpreti affidabili che siano all’altezza del compito.

Audit GMP da remoto: consigli per renderlo efficace

A chi si rivolge

Il corso si rivolge ai manager, ai responsabili dei sistemi di gestione, agli auditor, ai consulenti, alle parti interessate esterne all’organizzazione e a tutti coloro che desiderano aggiornare e integrare la propria competenza nel campo degli audit con l’utilizzo degli strumenti ITC.

Programma

Il momento storico che stiamo vivendo ha cambiato profondamente il modo di lavorare all’interno delle aziende farmaceutiche. I requisiti e le richieste delle Autorità non sono cambiate, ma si sono modificate le modalità con cui queste attività devono essere svolte.

Questo corso permette di approfondire il tema molto attuale dell’esecuzione di audit da remoto attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie.
Il docente, auditor esperto e con molti remote audit all’attivo, fornirà spunti e suggerimenti per effettuare interviste e tour virtuali, per raccogliere analisi di processi e documentazione senza recarsi on-site.

I partecipanti scopriranno quindi trucchi e segreti per la gestione ottimale di audit da remoto, totali o parziali

Obiettivi

  • Fornire ai partecipanti le competenze e la metodologia per la pianificazione e l’effettuazione di un audit remoto, totale o parziale;
  • Ripassare i contenuti delle norme che governano l’attività di auditing

Parleremo di

  • Il momento storico e il parere delle Autorità
  • Obiettivi di audit remoto
  • Come preparare (e prepararsi) ad un audit da remoto: dal piano di audit al report finale
  • Consigli ed accorgimenti perché l’audit da remoto sia efficace


POLICY DI CANCELLAZIONE
Non è possibile annullare gratuitamente la propria iscrizione dopo il ricevimento della email di CONFERMA dell’evento. Trascorso tale termine, sarà addebitata l’intera quota di iscrizione.
L’eventuale disdetta di partecipazione dovrà essere comunicata in forma scritta.
In qualsiasi momento sarà possibile sostituire il nominativo dell’iscritto con altro nominativo purchè questo venga comunicato via posta elettronica almeno 1 giorno prima della data dell’evento.

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Nuovo aggiornamento sulle nitrosammine: Q&A

Dopo il posticipo della deadline per completare la valutazione del rischio nitrosammine al 1 ottobre 2020, la scorsa settimana è stato aggiornato anche il Q&A Document “Information on nitrosamines for marketing authorisation holders” .

Le seguenti domande e risposte sono state aggiornate per fornire assistenza procedurale e pratica ai titolari AIC per i test analitici e le relazioni alle Autorità.

4. Come devono essere condotti i test da parte dei titolari AIC e dei produttori?

L’aggiornamento riguarda lo sviluppo di metodi analitici e gli aspetti che richiedono particolare attenzione.
Si chiede di concentrarsi su:

  • Interferenze causate da tracce di nitrosammine nei materiali utilizzati per i test
  • Formazione in situ di nitrosammine
  • Uso di tecniche accurate per ridurre le interferenza nell’identificazione di un picco specifico di una nitrosammina

5. Quando i titolari AIC dovrebbero riferire alle Autorità Competenti?

Sono stati aggiornati i dettagli del processo di comunicazione delle fasi 1 e 2 alle Autorità.
Se si identifica un rischio per un’API (step 1), si consiglia di eseguire test di conferma diretti sul prodotto finito (step 2).
Diversamente dallo step 1, non è possibile raggruppare i risultati del test di conferma dello step 2 (è necessario presentare un modello individuale per prodotto).

6. Quali limiti si applicano alle nitrosammine rilevate in qualsiasi prodotto?

In caso di identificazione di nuove nitrosammine, il limite intermedio deve essere calcolato secondo quanto previsto dal capitolo 7.5 dell’ICH M7 utilizzando un approccio “caso per caso” basato sui dati di genotossicità e cancerogenicità animale.

13. Qual è l’approccio da utilizzare per le domande di autorizzazione nuove e in corso?

In caso di domande nuove/in corso, è necessario applicare la procedura di valutazione del rischio prevista dallo step 1.
La documentazione di valutazione del rischio deve essere presentata come parte della domanda di autorizzazione.
Tuttavia, l’EMA ha ribadito che il titolare AIC deve informare quanto prima le Autorità competenti se i test confermano la presenza di nitrosammine, indipendentemente dalla quantità rilevata.
Si deve inoltre valutare il rischio immediato per i pazienti e adottare le misure appropriate per evitare o ridurre al minimo l’esposizione dei pazienti alle nitrosammine.


Fonte

27/03/2020_Q&A Document on “Information on nitrosamines for marketing authorisation holders”

Preparazione ispezioni FDA-AIFA

Le responsabilità GMP del titolare AIC (parte 1)

Dopo lunghe discussioni, l’EMA ha pubblicato un Reflection Paper sulle GMP e i titolari AIC (EMA/457570/2019).

Ne abbiamo parlato la scorsa settimana in questo articolo

Nel capitolo 5 del Reflection Paper viene delineato ogni requisito GMP applicabile ai titolari AIC, seguito dal testo delle GMP e dalla relativa spiegazione dell’applicazione pratica del requisito.

Vediamo nel dettaglio le responsabilità dei titolari AIC.

Delega delle attività

Non vi sono disposizioni all’interno delle GMP riguardanti la delega di responsabilità da parte di un titolare AIC ad altre parti.
Tuttavia, compiti e attività possono essere delegati. Tale delega deve essere documentata e concordata tra le parti interessate attraverso un technical agreement.

Il capitolo 1 delle GMP richiede, in caso di produzione in outsourcing, un technical agreement tra titolare AIC e produttore che descriva le responsabilità di ciascuno (GMP, Parte I §1.1).

In termini generali, è responsabilità del titolare AIC garantire che la persona o l’azienda delegata possieda la competenza, le informazioni e le conoscenze richieste a svolgere con successo le attività esternalizzate (GMP Part I, §7.5, §7.6).

“any activity that is outsourced should be appropriately defined, agreed and controlled in order to avoid misunderstandings which could result in a product or operation of unsatisfactory quality.”

GMP Part I, Chapter 7

Nel caso in cui un’attività esternalizzata influisca potenzialmente sulla conformità con la Marketing Authorization, dovrebbero esserci controlli che garantiscano il rispetto dei requisiti.

“All arrangements for the outsourced activities including any proposed changes in technical or other arrangements should be in accordance with regulations in force, and the Marketing Authorisation for the product concerned, where applicable.”

GMP Part I, §7.2)

Conservazione della documentazione

Ci sono alcuni requisiti di conservazione dei documenti indicati nelle GMP che sono importanti dal punto di vista del titolare AIC. Nonostante l’attività di conservazione della documentazione possa essere esternalizzata, il titolare AIC rimane il responsabile ultimo di questa attività.

Il capitolo 4 delle GMP fornisce diverse indicazioni riguardo la conservazione dei documenti e afferma che “the retention period will depend on the business activity which the documentation supports. Critical documentation, including raw data which supports information in the Marketing Authorisation should be retained whilst the authorisation remains in force.” ( GMP, Parte I §4.2)

E’ di fondamentale importanza che il titolare AIC sia soddisfatto delle politiche di conservazione della documentazione in atto presso il fornitore/produttore. Questo argomento deve essere parte del technical agreement.

QP declaration per la compliance GMP del produttore di API

L’articolo 8.3(ha) della direttiva 2001/83/CE impone al richiedente l’obbligo giuridico di fornire informazioni nella domanda di autorizzazione in merito allo stato di conformità GMP del fabbricante di sostanze attive e, a tal proposito, si fa riferimento agli audit al produttore.

“A written confirmation [QP Declaration] that the manufacturer of the medicinal product has verified compliance of the manufacturer of the active substance, with [the] principles and guidelines of good manufacturing practice by conducting audits, in accordance with point (f) of Article 46.”

La QP declaration deve fare riferimento alla data dell’audit e deve confermare la compliance GMP del produttore. Il richiedente ha dunque la responsabilità di confermare lo svolgimento dell’audit e il suo esito positivo. Tale responsabilità continua nella fase post-autorizzazione.

“Audits of each site for GMP compliance should be undertaken at regular intervals, normally within three years. Justification should be provided if the date since the last audit exceeds this period.”

Guidance for the template for the qualified person’s declaration concerning GMP compliance of active substance manufacture (2014)

La comunicazione con i siti produttivi

Come già sottolineato sopra, il capitolo introduttivo delle GMP conferma la necessità di requisiti per la sicurezza, la qualità e l’efficacia del prodotto. Questo implica la cooperazione tra il titolare AIC e il produttore e la necessità di un sistema di comunicazione a due vie.
Questo non solo in relazione a ciò che è registrato nell’autorizzazione, ma anche per quanto riguarda il PQR, le informazioni sugli impegni normativi, e le proposte di modifiche che possono riguardare i moduli 1, 2 e 3 dell’autorizzazione.

“…for the manufacturer to be able to comply with those principles and guidelines, cooperation between the manufacturer and the marketing authorisation holder, when they are different legal entities, is necessary.

Directive 2017/1572, Preamble Point 4

La documentazione del processo di comunicazione dipende dalla relazione tra le varie entità e dalla complessità degli accordi in essere.
La complessità della supply chain è particolarmente importante da considerare nel determinare quali processi di comunicazione mettere in atto.

Nei casi in cui il titolare AIC e il produttore facciano parte dello stesso gruppo societario, è sufficiente documentare il processo di comunicazione utilizzando SOP approvate dalle parti. Negli altri casi è necessario un technical agreement.

La comunicazione con le Autorità

In relazione alle variazioni all’autorizzazione relative alla produzione, il titolare AIC, secondo la direttiva 2001/83/CE, deve fornire all’Autorità competente informazioni sulle modifiche relative alle informazioni presentate nel fascicolo.
La direttiva afferma che “The marketing authorisation holder shall forthwith provide the national competent authority with any new information which might entail the amendment of the particulars or documents…”

E’ inoltre necessaria una robusta e tempestiva comunicazione sulla fornitura e sulla disponibilità dei prodotti.

Un’altra area in cui la comunicazione efficace è fondamentale è l’avanzamento scientifico. L’articolo 23 della Direttiva 2001/83/EC afferma che “after an authorisation has been issued, the authorisation holder must, in respect of the methods of manufacture and control provided for in the application, take account of scientific and technical progress and introduce any changes that may be required to enable the medicinal product to be manufactured and checked by means of generally accepted scientific methods.


La prossima settimana approfondiremo le altre responsabilità dei titolari AIC presentate nel reflection paper.


Fonte

Reflection paper on Good Manufacturing Practice and Marketing Authorisation Holders

Convalida

GMP Trend: le aspettative delle Autorità – CONFERMATO

In omaggio un corso con ECM-FAD per tutte le professioni

A chi si rivolge

Il corso è dedicato a tutti coloro che in azienda desiderano approfondire le aspettative delle Autorità in fase di ispezione: QA, QP, QC, Responsabili di reparto…

Programma

Come affrontare un’ispezione? E’ possibile sapere su cosa si concentrerà l’ispettore? Ci sono argomenti di tendenza?

Il seminario desidera rispondere a queste domande prendendo in esame le recenti Warning Letter FDA e le osservazioni delle Autorità per comprendere quali siano i trend del momento e le aspettative degli ispettori.

Esempi e analisi delle novità normative permetteranno ai partecipanti di avere una panoramica completa dei GMP trend e degli hot topic del momento: dalla data integrity alla Brexit.

L’analisi delle Warning Letter e delle osservazioni permetterà inoltre di affrontare in modo più consapevole le ispezioni e anticipare le richieste di AIFA ed FDA.

In omaggio un corso che eroga 17 ECM con modalità FAD per tutte le professioni*

Sconto del 20% per chi partecipa anche al corso
“GMP Update: aggiornamenti normativi ed interpretazioni”

Obiettivi

  • Identificare gli argomenti GMP di tendenza sulla base delle recenti osservazioni delle Autorità.
  • Approfondire gli aggiornamenti delle normative per affrontare al meglio le ispezioni.
  • Imparare come gestire le problematiche più comuni grazie alle aspettative delle Autorità emerse da Warning Letter ed osservazioni.

Principali argomenti in agenda

  • Gli ultimi aggiornamenti EU GMP
  • Analisi dei findings delle Autorità (AIFA/FDA):
    • cosa emerge
    • i trend
    • su cosa lavorare per anticipare e soddisfare le richieste
    • quali sono i problemi più comuni
  • Hot topic
    • data integrity
    • cross contamintion
  • Problema Brexit: cosa si aspettano gli ispettori?
  • Autorità: cosa spaventa di più e come affrontare l’ispezione

*Verrà regalato a ciascun partecipante un corso FAD da svolgere online, con scadenza il 31/12/2020 ed erogante i crediti ECM sopra riportati.

TEAM

Nitrosammine: soddisfare le richieste dell’Autorità

A chi si rivolge

Il workshop è dedicato al personale che, all’interno dell’azienda, si occupa di gestire il recente problema delle nitrosammine e a coloro che hanno il compito di redigere e aggiornare il risk assessment per queste sostanze: Resp. QA, Supervisori e personale di Lab QC.

Programma

Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano dell’EMA sta chiedendo a titolo di precauzione che i titolari AIC dei medicinali per uso umano a base di principi attivi prodotti per sintesi chimica revisionino i propri medicinali per la possibile presenza di nitrosammine e testino tutti i prodotti a rischio.

In caso le nitrosammine siano rilevate in qualunque medicinale, i titolari devono informare prontamente le Autorità in modo che possano essere intraprese le appropriate azioni regolatorie.

Questa giornata vuole essere un momento di confronto tra professionisti del settore su questo delicato tema per comprendere le linee guida e le aspettative delle Autorità, stabilire la priorità di valutazione dei prodotti, eseguire l’assessment dei fornitori e la risk analysis sulla base delle informazioni raccolte.

E’ previsto l’intervento di un esperto di Chelab srl che presenterà le tecniche richieste per le analisi e le strategie per approcciare i diversi tipi di prodotto.

Obiettivi

  • Comprendere in modo approfondito il tema delle nitrosammine e rispondere alle aspettative dell’Autorità.
  • Trovare soluzioni ai problemi con l’aiuto di esempi e dibattiti.
  • Migliorare le attività per raggiungere la compliance grazie al confronto con gli altri partecipanti.

Principali argomenti in agenda

  • Il problema delle nitrosammine: stato dell’arte
  • Le aspettative delle Autorità
  • Richieste per API
  • Sviluppare un risk assessment efficace e sostenibile
  • Risk assessment ICH Q3D vs nitrosammine: similitudini e cosa cambia
  • Aspetti analitici:
    • le analisi richieste dalle autorità
    • strategie per API e prodotti finiti