Quality Maturity Management e rating della qualità: le proposte di FDA

Il Center for Drug Evaluation and Research (CDER) di FDA ha pubblicato un white paper che esprime la «vision per la qualità farmaceutica nel 21° secolo».
Con quest’espressione, l’Autorità statunitense intende promuovere un «settore produttivo massimamente efficiente, agile e flessibile, che produca farmaci di alta qualità senza una pervasiva supervisione regolatoria.»

Il White paper si appoggia ad una nuova nozione, chiamata Quality Maturity Management (QMM).

Il problema delle carenze: alta qualità, bassa disponibilità

Il testo procede da una considerazione fondamentale: gli attributi necessari che un farmaco deve possedere sono due: non solo la qualità, ma anche la disponibilità sul mercato.

CDER rileva che allo stato attuale la qualità dei farmaci immessi sul mercato è molto alta, ma la loro disponibilità non è sempre garantita.
Il centro di ricerca individua quindi una debolezza intrinseca della supply chain del farmaco nell’attuale sistema di supervisione regolatoria:

Il 62% dei farmaci che hanno incontrato carenze tra il 2013 e il 2017 erano associati a problemi di qualità o produzione [..] Questi problemi necessitano di azioni di rimedio, che possono richiedere molto tempo, interrompendo la produzione e creando carenze. [..] Una delle cause prime delle carenze di medicinali è il fatto che il mercato non riconosce e non premia i produttori che abbiano Sistemi Qualità maturi. [grassetto nostro]

CDER, Quality Management Maturity: Essential for Stable U.S. Supply Chains of Quality Pharmaceuticals, Capitolo 1

In particolar modo, il white paper rileva che sia il 21 CFR Part 210-211 sia la ICH Q7 richiedono sì delle Product Quality Reviews per identificare problemi potenziali, ma non descrivono strumenti gestionali per migliorare continuamente il Sistema Qualità.

Le soluzioni: il Quality Maturity Management

Una prima soluzione proposta è implementare un sistema che riconosca e ricompensi gli investimenti fatti dall’azienda per assicurare una produzione costante e prevenire carenze.

Il testo introduce quindi la nozione di Quality Maturity Management così definita:

QMM è lo stato raggiunto avendo procedure consistenti, affidabili e robuste per raggiungere gli obiettivi di qualità e promuovere il miglioramento continuo.

Quantificare la QMM significa, in parte, determinare quanto bene e con quanta completezza un produttore abbia implementato i concetti dell’ICH Q10.

CDER, idem

Una seconda grossa novità proposta dal white paper in tal senso riguarda poi la costruzione di un sistema trasparente di rating della Quality Maturity. L’intenzione principale dietro a questa proposta è far sì che la competitività dei prezzi e la minimizzazione dei costi cessino di essere i «fattori trainanti» del mercato.

Lo schema della qualità

Per illustrare i rapporti tra qualità del prodotto, qualità del processo e Quality Maturity Management, CDER utilizza uno schema chiamato «quality array»:

Assicura al produttore che ogni lotto sarà accettabile per il rilascio

Dona fiducia al produttore sulla qualità di ogni lotto rilasciato

Dà affidabilità al paziente su ogni dose che sta assumendo

QUALITY MANAGEMENT
(livello attuale: basso)

PROCESS QUALITY
(livello attuale: alto)

PRODUCT QUALITY
(livello attuale: alto)

Il focus su paziente e performance identifica aree per il miglioramento e l’implementazione di change

I rischi di produzione sono controllati per assicurare un prodotto di qualità

Ogni dose è sicura e priva di effetti di contaminazione

Valutazione della qualità: l’ipotesi di lavoro per un rating del QMM

CDER dedica il resto del white paper alla descrizione dell’approccio da tenere nell’eventuale costruzione di un sistema di rating di QMM e alle sfide create da questo progetto.

In primo luogo, l’Autorità invoca una base scientifica per la costruzione di metriche di valutazione oggettive del QMM. A questo scopo indica il Quality Metrics Program già avviato da FDA come una «componente vitale» di un futuro QMM rating.

In seconda battuta, il testo riconosce la necessità di agire coinvolgendo gli stakeholders, nell’accezione più estensiva del termine: produttori farmaceutici, ma anche distributori, farmacie e gli stessi pazienti.

Infine, il white paper affronta vari punti chiave da tenere a mente durante l’eventuale sviluppo di questo progetto.

Punti chiave per un rating del QMM
  • Le valutazioni di QMM dovranno restare separate dalla compliance regolatoria (un basso punteggio di QMM non potrà interdire un’azienda dall’immettere i propri prodotti sul mercato);
  • un punteggio di QMM dovrà riguardare la storia di un sito produttivo, non la qualità di un prodotto né la qualità dei suoi processi di lavorazione;
  • l’adozione di elevati standard di QMM da parte delle aziende non dovrà causare un aumento dei prezzi dei medicinali nel breve e medio periodo;
  • occorrerà sviluppare uno strumento di valutazione del QMM oggettivo e standardizzato.

Fonte:

Immagine di copertina: Design piatto vettore creata da pikisuperstar – it.freepik.com

ISO 15378: le GMP applicabili alla produzione di packaging primario per prodotti medicinali

Sconto del 15% per iscrizioni anticipate
(entro 30 giorni dalla data dell’evento)
Sconto del 20% dal secondo iscritto della medesima azienda

A chi si rivolge

Il corso sarà interessante per tutte le numerosissime funzioni aziendali che sono coinvolte nella scelta, controllo e ottimizzazione del packaging: direzione aziendale e di stabilimento, responsabili delle funzioni aziendali in particolare della qualità, della produzione, pianificazione, controllo, immagazzinamento e spedizione.

Programma

È noto che una parte dei richiami dal mercato dei medicinali è dovuta a difetti del packaging per mancato rispetto delle GMP.

La norma ISO 15378 integra i requisiti di gestione della qualità della ISO 9001:2015, con i requisiti GMP specifici per la produzione e il controllo del packaging primario per i medicinali e rappresenta un’ottima opportunità per costruire una forte sinergia tra le aspettative dell’industria farmaceutica e la produzione di imballaggi.

Lo scopo del corso è quello di fornire i dettagli sui requisiti della norma, ma anche di svelare i vantaggi che ne derivano dal suo utilizzo.

Principali argomenti in agenda

  • La genesi della ISO 15378:2017
  • I requisiti della Norma e la sua applicabilità alla produzione di packaging farmaceutico
  • I benefici attesi dall’applicazione della ISO 15378:2017
  • Come implementare un Sistema di qualità basato sulle GMP
  • Gestire la qualità del packaging
  • Condurre un audit ad un fornitore di packaging farmaceutico
  • Le principali differenze tra la ISO 15378 ed altri standard di sistema

Si ricorda che le iscrizioni chiudono 7 giorni lavorativi prima dell’evento


POLICY DI CANCELLAZIONE
Non è possibile annullare gratuitamente la propria iscrizione dopo il ricevimento della email di CONFERMA dell’evento. Trascorso tale termine, sarà addebitata l’intera quota di iscrizione.
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In qualsiasi momento sarà possibile sostituire il nominativo dell’iscritto con altro nominativo purchè questo venga comunicato via posta elettronica almeno 1 giorno prima della data dell’evento.

Il sistema di qualità farmaceutico e i suoi KPI

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A chi si rivolge

Il corso è progettato per rispondere alle esigenze di chiunque lavori all’interno dell’Assicurazione Qualità di aziende farmaceutiche.

Programma

Il Sistema di Qualità è il pilastro di un’azienda farmaceutica e conoscere le sue caratteristiche e gli elementi che lo compongono è fondamentale per chiunque lavori all’interno del reparto di Quality Assurance.

Questo corso ha lo scopo di analizzare gli elementi chiave del Sistema di Qualità, focalizzandosi sui concetti di Quality Risk Management e sui KPI, necessari al miglioramento continuo del Sistema stesso.

Il docente, forte della sua lunga esperienza, fornirà esempi pratici e consigli utili per lo svolgimento del lavoro di tutti i giorni e per garantire la compliance del Sistema di Qualità aziendale.

PRINCIPALI ARGOMENTI IN AGENDA

  • L’ICH Q10 e i suoi obiettivi
  • Focus su QRM
  • Il Manuale della Qualità
  • Il nuovo ruolo del management:
    • la politica della qualità
    • pianificare la Qualità
    • gestire le risorse al meglio
    • la revisione della Qualità
    • definizione dei processi critici e loro controllo
    • i parametri di qualità per processo e prodotto
  • PQR e AQR
  • I principali KPI
  • Il Continuous Improvement:
    • indicatori di qualità
    • cenni al Quality Metrics FDA
    • riesame della Qualità da parte della direzione

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outsourcing

QA Manager: ruolo e responsabilità

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A chi si rivolge

Il corso è progettato per rispondere alle esigenze di personale e responsabili QA di aziende farmaceutiche, produttrici di API e cosmetiche: per chi già ricopre la funzione e per chi si prepara a ricoprirne il ruolo. L’incontro risulterà di sicura utilità per tutti i professionisti e manager che desiderano approfondire il ruolo e le responsabilità affidate al QA Manager.

Programma

Una giornata interamente dedicata alla figura del QA Manager, una delle funzioni pilastro delle aziende del settore farmaceutico e di tutte le aziende certificate ISO 9001:2015.

Considerata l’evoluzione che la figura del QA Manager ha subito negli anni, le responsabilità e i compiti assegnati al Responsabile della Qualità si sono pian piano modificati acquisendo una sempre maggiore sfumatura interdisciplinare e manageriale all’interno dell’azienda.

Durante l’incontro saranno esposte in modo completo e approfondito le competenze tecniche indispensabili per la gestione efficace, il mantenimento e il miglioramento del Sistema di Qualità e saranno potenziate le conoscenze di gestione manageriale dei partecipanti.

Il docente, forte della sua esperienza nel settore, saprà fare chiarezza sulla corretta ripartizione delle responsabilità tra QA Manager e QP, argomento fonte di dibattito e confronto.

Obiettivi

  • Confrontarsi sulle responsabilità GMP e sui compiti professionali del QA Manager
  • Aggiornarsi sulle competenze per la gestione, il mantenimento e il miglioramento del Sistema di Qualità
  • Approfondire le competenze trasversali di comunicazione e management utili a facilitare la collaborazione all’interno dell’azienda

Principali argomenti in agenda

  • Requisiti normativi
  • Il ruolo del Responsabile QA e le sue responsabilità
  • Attitudine al problem solving e approcci metodologici
  • Il profilo di competenza: soft skills e attitudini
  • Elementi base per una corretta comunicazione interna
  • Gli indicatori di processo”KPIs” di qualità:
    • non conformità interne
    • reclami
    • CAPA
    • cambi
    • auto-ispezioni
  • Esercitazioni

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Warning Letter: i compiti della Quality Unit

In una Warning Letter del 22 gennaio 2021, l’FDA ha criticato i deficit della Quality Unit di un’azienda cinese produttrice di prodotti medicinali over the counter (OTC, o farmaci da banco).

In particolare, l’FDA ha sottolineato la mancanza di procedure scritte riguardanti le responsabilità della Quality Unit rispetto a:

  • Batch Record Review  
  • Qualifica dei fornitori
  • Qualifica degli Equipment
  • Taratura
  • Convalida di processo
  • Cleaning Validation
  • Review di prodotto annuale

Le informazioni inviate ad FDA dimostrano infatti che all’azienda manca un’adeguata Quality Unit.
Il produttore dovrà dunque fornire:

  • una valutazione complessiva e un remediation plan per assicurare che la Quality Unit abbia l’autorità e le risorse per lavorare bene. In particolare servirà:
    • dimostrare che le procedure in uso sono robuste
    • prova della supervisione della QU sulle operazioni
    • review di ogni lotto prima di prendere una decisione sul lotto
    • supervisione e approvazione delle investigazioni per assicurare identità, qualità e purezza di tutti i prodotti.

Oltre a quanto sopra riportato, durante l’ispezione sono emerse altre non conformità quali:

  • assenza di test adeguati sul prodotto finito;
  • assenza di test di identificazione sulle materie prime in ingresso;
  • mancanza di dati di stabilità a dimostrazione che le proprietà chimiche dei prodotti rimangono inalterati fino alla scadenza.

Il riferimento è alla linea guida FDA “Quality System Approach to Pharmaceutical CGMP Regulations.”

L’FDA, inoltre, raccomanda di assumere un consulente (tenendo conto dei requisiti del 21 CFR 211.34) che, prima di tutto, conduca un audit di tutte le attività che impattano le GMP e che controlli l’implementazione e l’efficacia delle CAPA relative alla Warning Letter.  
Come evidenziato anche dalla Warning Letter il Senior Management è responsabile delle azioni di rimedio alle non conformità rilevate.

In conclusione, in questo documento l’FDA fornisce informazioni chiare sui compiti della Quality Unit, inclusa la “supervisione della qualità”, in accordo con le GMP americane.

Fonti:

FDA Warning Letter to Yuyao YiJia Daily Chemical Co. 

WHO: nuova draft sui Gas Medicali

La WHO ha da poco pubblicato la bozza della linea guida sulle Good Manufacturing Practices per i gas medicali.
Il motivo della nuova guideline è l’aumento crescente della domanda dei gas medicali, in particolare di ossigeno utilizzato per il supporto respiratorio nei pazienti affetti da Covid.
Dunque si è reso necessario l’aumento della produzione, nel rispetto di specifici standard di qualità.

Lo scopo del documento è quindi quello di fornire agli Stati membri standard qualitativi adeguati per la produzione, il controllo, lo stoccaggio e la distribuzione di questi prodotti.

Sistema qualità

Le aziende coinvolte nella produzione, nel controllo, nello stoccaggio o o nella distribuzione di gas medicali devono documentare e implementare un sistema di gestione qualità che incorpori i principi GxP in tutto il ciclo di vita del prodotto.

Il sistema qualità deve assicurare che:

  • le attività vengano svolte in accordo con le raccomandazioni e secondo GxP
  • le responsabilità manageriali compaiano in modo chiaro nelle job description
  • vi siano SOP che descrivano le operazioni nel dettaglio
  • vi siano in essere tutti i controlli necessari
  • si applichi il quality risk management
  • vengano svolte calibrazioni e convalide
  • il prodotto finito sia accuratamente processato e verificato
  • le deviazioni siano investigate con appropriati livelli di root cause analysis
  • le CAPA siano identificate e applicate
  • vi sia un sistema per la gestione di reclami, recall e resi
  • vengano svolte auto-ispezioni
  • siano applicate misure per assicurare la qualità del prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita.

I produttori di gas medicali sono invitati ad applicare un approccio lifecycle e a perseguire il miglioramento continuo.

Personale

Il personale coinvolto nella produzione, nel controllo, nello stoccaggio e nella distribuzione dei gas medicali deve essere qualificato e adeguatamente addestrato sulle GxP e sulle procedure pertinenti.
Inoltre dovrebbe essere consapevole dei rischi per il prodotto e per il paziente.

Documentazione

Per i gas medicali si applicano le medesime disposizioni previste dalle GMP in fatto di documentazione. Pertanto:

  • Specifiche, SOP e documenti devono essere a disposizione
  • Bisogna prestare attenzione alla progettazione, alla stesura, alla review e alla distribuzione dei documenti
  • La documentazione deve essere approvata dal personale responsabile
  • Deve essere previsto l’aggiornamento periodico della documentazione
  • Si applicano i principi di Data Integrity e di Good Documentation Practice
  • Le SOP per il campionamento devono identificare il personale autorizzato alla raccolta del campione e le istruzioni per eseguirlo
  • Bisogna assicurare l’identificazione univoca dei lotti tramite sistema numerico
  • I record devono essere conservati.

In particolare le etichette dei cilindri di gas devono contenere almeno queste informazioni:

  • nome del gas
  • numero di lotto
  • data di scadenza
  • condizioni di conservazione
  • precauzioni
  • nome e indirizzo del produttore

Reclami, recall e resi

Reclami, recall e resi devono essere gestiti in accordo a procedure autorizzate.

I reclami devono essere indagati accuratamente e tutte le decisioni intraprese devono essere documentate e devono far riferimento al numero del lotto.

Una volta distribuiti, i gas medicali possono essere resi solo a determinate condizioni. Il prodotto reso deve essere identificabile e conservato in un’area dedicata.

Auto-ispezioni

La linea guida dedica un intero capitolo alle auto-ispezioni come strumento di identificazione di non conformità.

Si sottolinea che le auto-ispezioni devono essere routinarie e straordinarie, condotte da personale competente in accordo a procedure scritte.

Locali e apparecchiature

Come previsto dalle EU GMP, i locali e le apparecchiature devono essere progettate tenendo conto del loro uso, in modo tale da prevenire il frammischiamento e la contaminazione e permettere una pulizia accurata.

La linea guida richiede che i gas siano tra loro separati per tipologia e che il loro stato sia chiaramente identificabile (in quarantena, certificato, respinto…). Una nota aggiunge che The method used to achieve these various levels of segregation will depend on the nature, extent and complexity of the overall operation. Marked-out floor areas, partitions, barriers, signs, labels or other appropriate means could be used.

I serbatoi e le cisterne devono essere dedicati a un gas solo e di qualità definita. Tuttavia, i gas medicali possono essere immagazzinati o trasportati nelle stesse cisterne dello stesso gas non medicinale, a condizione che la qualità di quest’ultimo sia pari alla qualità del gas medicale e che gli standard GMP siano rispettati. In questi casi, è necessario un risk assessment documentato.

Non dovrebbero esserci collegamenti incrociati tra tubazioni che trasportano gas diversi.

I collettori di riempimento devono essere dedicati a un singolo gas medicale o a una data miscela di gas. Ogni eccezione deve essere giustificata ed eseguita sotto controllo.

Deve essere prevista una procedura che descriva le misure da adottare quando una cisterna viene nuovamente dedicata ad un gas medicale dopo il trasporto di gas non medicale o dopo un’operazione di manutenzione.

Qualifica e convalida

L’applicazione e l’estensione delle attività di qualifica e convalida devono basarsi sui principi del risk management.
Procedure, protocolli e record devono essere conservati.

Produzione

La produzione di gas medicali deve generalmente avvenire in macchinari chiusi, minimizzando il rischio di contaminazione.

I dati e le informazioni di produzione devono essere incluse nelle registrazioni di ciascun lotto e devono includere:

  • nome del prodotto;
  • numero di lotto;
  • operatore che esegue ogni step;
  • equipment utilizzato;
  • quantità di cilindri prima del riempimento;
  • operazioni eseguite prima del riempimento;
  • parametri chiave per assicurare il corretto riempimento in condizioni standard;
  • risultati dei controlli;
  • specifiche del prodotto finito e risultati dei test QC;
  • quantità di cilindri respinti e rispettiva identificazione e motivo del rigetto;
  • dettagli su problemi o eventi insoliti;
  • data e firma.

Ogni cilindro riempito deve essere tracciabile e i processi di produzione in continuo costantemente monitorati.

Controllo qualità

Ogni lotto deve essere testato in accordo ai requisiti delle specifiche o alle farmacopee.
Le procedure di campionamento si differenziano in base a:

  • singolo gas
  • gas prodotto dal mix di due o più gas
  • eccipienti

Non sono necessari studi di stabilità ongoing nel caso in cui gli studi di stabilità iniziali siano stati sostituiti da dati bibliografici.

Stoccaggio e distribuzione

L’accesso alle aree di stoccaggio deve essere limitato al solo personale autorizzato.
Tali aree devono essere coperte, con spazi e ventilazione adeguati, pulite ad asciutte e devono prevedere aree segregate.

Devono essere previsti:

  • programma di cleaning
  • pest control
  • riconciliazione periodica
  • controllo della temperatura.

Il trasporto dei gas deve avvenire in modo sicuro, assicurando l’identità dei contenitori (etichette leggibili) e il tracciamento per permettere un eventuale recall.
I veicoli utilizzati devono essere adeguati al trasporto di gas, in buono stato, progettati per ridurre il rischio di errori e per permettere la pulizia.
Non possono mancare procedure per la manutenzione e la pulizia dei veicoli e per la distribuzione dei gas.


I commenti alla prima versione sono aperti fino al 30 marzo.
Data l’urgenza, è prevista la finalizzazione del documento entro ottobre 2021.


Fonte:

WHO Draft: Good Manufacturing Practices for Medical Gases

GDP Non-Compliance Report: focus sul sistema qualità

Il capitolo 1 delle EU GDP (Guidelines of 5 November 2013 on Good Distribution Practice of medicinal products for human use) richiede la presenza di un sistema qualità con procedure scritte su come implementare i requisiti GDP in azienda.

Pertanto i grossisti devono assicurare che i loro sistemi di gestione qualità siano conformi ai requisiti GDP se non vogliono andare incontro ad un GDP Non-Compliance Report, come accaduto a questo grossista tedesco.

L’Autorità competente rumena ha infatti inserito un nuovo GDP Non-Compliance report nel data base EudraGMDP a fine gennaio perchè durante un’ispezione condotta a novembre 2020, l’azienda ispezionata non rispettava i principi GDP.

In particolare:

  • Mancava completamente un sistema di change control
  • Le deviazioni non erano documentate
  • Non venivano svolte auto-ispezioni
  • Non c’erano informazioni sul training ai dipendenti.

Come conseguenza, il permesso alla distribuzione è stato sospeso.
L’azienda forniva prodotti solo al mercato rumeno, ma in accordo con l’Autorità non è stato necessario il recall di alcun prodotto.


Fonte

EudraGMDP Database (Report Number: NCD/010/RO)

COVID-19: gestire i change temporanei nel Sistema Qualità

La Commissione Europea, l’EMA e l’HMA hanno aggiornato il Q&A document sulle aspettative regolatorie per i medicinali durante la pandemia di COVID-19. All’ultima revisione del documento è stata aggiunta la sezione Additional temporary GMP and GDP flexibility.

In questa nuova sezione si fa riferimento alla possibilità di implementare change temporanei per alcune attività programmate legate alla qualità (§6.3).
Questi change sono possibili affinché il reindirizzamento di risorse permetta di concentrarsi sulla fornitura di farmaci critici.
Se opportunamente giustificati, questi change temporanei possono applicarsi al differimento di operazioni routinarie quali:

  • manutenzione, riqualifica, riconvalida, ricalibrazione
  • revisione periodica di documenti
  • audit on site di fornitori
  • retraining periodico del personale
  • test di stabilità.

Tuttavia il documento chiede che:

  • i change non impattino negativamente sulla qualità, l’efficacia o la sicurezza dei prodotti.
  • siano gestiti e documentati in modo trasparente all’interno del Sistema Qualità.
  • si utilizzi un approccio basato sul rischio.
  • la QP sia informata.
  • i change non siano utilizzati per facilitare l’approvazione di un lotto non conforme.

Fonte:

Questions and answers on regulatory expectations for medicinal products for human use during the COVID 19 pandemic – AGGIORNAMENTO: HMA Procedural Guidance during the COVID-19 pandemic

promemoria

EMA: Q&A sui requisiti flessibili per le aziende durante la pandemia

La Commissione Europea, l’EMA e l’European Medicines Regulatory Network hanno sviluppato un documento Q&A per aiutare le aziende farmaceutiche ad apportare modifiche flessibili al quadro regolatorio durante la pandemia di COVID-19. A tale scopo l’EMA ha istituito una task force per intraprendere un’azione normativa rapida e coordinata.

Il documento fornisce una guida ai titolari AIC sulle aspettative normative e sulla flessibilità durante l’emergenza sanitaria.

Si compone di 5 capitoli inerenti:

  • Problemi legati alle autorizzazioni e alle procedure di autorizzazione
  • Produzione e importazione di prodotti finiti e API e problemi GMP e GDP
  • Variazioni della qualità
  • Farmacovigilanza
  • Informazioni sul prodotto ed etichettatura

Il documento sarà aggiornato per rispondere a nuove domande e per adeguare il contenuto all’evoluzione della pandemia e rimarrà valido fino a nuova comunicazione.
Per domande relative a prodotti specifici che non sono oggetto del documento, i titolari AIC sono invitati a rivolgersi all’EMA o alle Autorità nazionali competenti.


Fonte

EMA: Q&A on flexible regulatory requirements – AGGIORNATO: Guidance for medicine developers and other stakeholders on COVID-19
EMA sul COVID-19

Preparazione ispezioni FDA-AIFA

Le responsabilità GMP del titolare AIC (parte 2)

Dopo lunghe discussioni, l’EMA ha pubblicato un Reflection Paper sulle GMP e le responsabilità del titolare AIC (EMA/457570/2019).

Ne abbiamo parlato in questo articolo

Nel capitolo 5 del Reflection Paper viene delineato ogni requisito GMP applicabile ai titolari AIC, seguito dal testo delle GMP e dalla relativa spiegazione dell’applicazione pratica del requisito.

Nella prima parte del nostro articolo abbiamo esaminato alcune delle responsabilità dei titolari AIC indicate nel reflection paper di EMA. Di seguito il resto del nostro approfondimento.

PQR

Il PQR è di grande rilevanza per i titolari AIC. Su questo argomento le GMP sono abbastanza prescrittive su quanto ci si aspetta dal titolare AIC. Il capitolo 1 affronta questo argomento e afferma quanto segue:

“The manufacturer and, where different, marketing authorisation holder should evaluate the results of the review and an assessment made as to whether corrective and preventive action or any revalidation should be undertaken, under the Pharmaceutical Quality System. There should be management procedures for the ongoing management and review of these actions and the effectiveness of these procedures verified during self-inspection. Quality reviews may be grouped by product type, e.g. solid dosage forms, liquid dosage forms, sterile products, etc. where scientifically justified.”

GMP Parte I, Chapter §1.10

Le GMP si spingono oltre e affermano che qualora il titolare AIC sia diverso dal produttore, deve esserci un technical agreement tra le parti che definisca le responsabilità riguardo al PQR (GMP, Chapter §1.11).

Quindi:

  • C’è un chiaro obbligo per il titolare AIC (quando diverso dal produttore) di valutare i risultati del PQR, la necessità di CAPA e la riconvalida delle attività.
  • Le GMP sottolineano che la valutazione e l’assessment sul PQR devono essere svolti sia dal titolare AIC che dal produttore. Ciò è evidente dal requisito di cui al capitolo 1 di applicare la supervisione a tali attività tramite autoispezione e ongoing management review.
  • Infine, si evince dal riferimento al technical agreement che ciascuna parte ha responsabilità in relazione alle attività legate al PQR.

Data l’importanza che le GMP attribuiscono al coinvolgimento di entrambe le parti in tale lavoro, non è ritenuto appropriato per il titolare AIC delegare le proprie attività di valutazione al produttore. Soprattutto perchè la doppia valutazione aiuta a mitigare due rischi:

  1. avere PQR incompleti o in cui mancano importanti informazioni
  2. rilasciare sul mercato lotti non in compliance con i requisiti dell’autorizzazione.

Gestione dei difetti di qualità

Il capitolo 8 delle GMP impone al titolare AIC, al produttore e alle altre parti di definire e concordare i rispettivi ruoli e responsabilità per quanto riguarda i prodotti con difetti di qualità.
Afferma inoltre che “in case of outsourced activities, a contract should describe the role and responsibilities of the manufacturer, the marketing authorisation holder and/or sponsor and any other relevant third parties in relation to assessment, decision-making, and dissemination of information and implementation of risk-reducing actions relating to a defective product.”

All’interno del contratto con il fornitore è necessario includere anche le informazioni di contatto del responsabile di ciascuna parte interessata allo scopo di segnalare i difetti.

Nel capitolo 8 è previsto l’obbligo di notifica all’Autorità competente di potenziali restrizioni alla fornitura e/o richiamo del prodotto a seguito di un difetto di qualità.

“Quality defects should be reported in a timely manner by the manufacturer to the marketing authorisation holder/sponsor and all concerned Competent Authorities in cases where the quality defect may result in the recall of the product or in an abnormal restriction in the supply of the product.”

GMP Chapter §8.15

La direttiva sui medicinali falsificati 2011/62/UE, discussa in dettaglio nella sezione 6 del documento, specifica obblighi di segnalazione ai produttori in relazione a prodotti sospettati di essere falsificati. Questo è attinente al tema dei difetti di qualità, reclami e richiami, in quanto i medicinali falsificati sono considerati prodotti difettosi che possono portare a recall.

Le responsabilità di cui sopra implicano che il titolare AIC disponga di un sistema per ricevere le segnalazioni di difetti e di falsificazione del prodotto da parte dei produttori e dovrebbe essere in grado di rispondere in modo appropriato. Questo argomento è direttamente collegato ai requisiti sulla legislazione per la farmacovigilanza in base alla quale il titolare è tenuto a disporre di sistemi per gestire le segnalazioni di reazioni avverse.

Gestione dei recall

La gestione di un recall richiede che il titolare AIC abbia in essere robuste procedure. Questo perchè il titolare è solitamente coinvolto nel processo decisionale e nel coordinamento del richiamo di un prodotto dal mercato. Il capitolo 8 delle GMP afferma che “effectiveness of the arrangements in place for recalls should be periodically evaluated to confirm that they remain robust and fit for use.” Tale valutazione deve essere documentata e giustificata (GMP, Chapter §8.30).

Obbligazioni per il servizio pubblico

La legislazione Europea in materia di medicinali, così come le GMP, impongono al titolare AIC obblighi relativi alla fornitura dei medicinali e il mantenimento di tale fornitura.

“The holder of a marketing authorisation for a medicinal product and the distributors of the said medicinal product actually placed on the market in a Member State shall, within the limits of their responsibilities, ensure appropriate and continued supplies of that medicinal product to pharmacies and persons authorised to supply medicinal products so that the needs of patients in the Member State in question are covered.”

Directive 2001/83/EC, Article 81

Dunque il titolare AIC ha la responsabilità di segnalare eventuali restrizioni della fornitura di medicinali alle Autorità competenti.

“The manufacturer should report to the marketing authorisation holder (MAH) any constraints in manufacturing operations which may result in abnormal restriction in the supply. This should be done in a timely manner to facilitate reporting of the restriction in supply by the MAH, to the relevant competent authorities, in accordance with its legal obligations.” (Ref. Chapter 5, Paragraph 5.71)

È pertanto importante che i titolari AIC siano proattivi nel loro approccio alla gestione della catena di approvvigionamento al fine di cercare di prevenire la carenza di prodotti e di soddisfare gli obblighi di servizio pubblico stabiliti nell’Articolo 81 della direttiva 2001/83/CE.
A questo proposito, si raccomanda che i titolari eseguano proattive e dettagliate valutazioni del rischio dei loro processi produttivi, regolatori e della supply chain, e lavorino per ovviare a eventuali carenze individuate in tali settori (vedi linee guida ISPE o PDA sul drug shortage).

Miglioramento continuo

Nel 2013, quando il capitolo 1 delle GMP è stato rivisto per allinearlo ai concetti dell’ICH Q10, è stata introdotta la necessità di attività di miglioramento continuo.

Il capitolo 1 afferma che un sistema di qualità farmaceutico adeguato deve assicurare che il “continual improvement is facilitated through the implementation of quality improvements appropriate to the current level of process and product knowledge” (GMP, Chapter §1.4(xi)).

Il concetto di miglioramento continuo è strettamente legato alle migliorie tecnologico-scientifiche. Gli Articoli 23 e 27 della Direttiva 2001/83/EC e della Direttiva 2001/82/EC chiedono al titolare AIC di mantenere l’autorizzazione in linea con l’avanzamento scientifico. Dopo il rilascio di un’autorizzazione “the authorisation holder must, in respect of the methods of manufacture and control provided for in the marketing authorisation application, take account of scientific and technical progress and introduce any changes that may be required to enable the medicinal product to be manufactured and checked by means of generally accepted scientific methods”.

Ma si parla di miglioramento continuo anche in riferimento all’outsourcing. Il capitolo 7 delle GMP infatti afferma che il contract giver deve monitorare e valutare la performance del contract acceptor e identificare e implementare ogni miglioramento necessario (GMP, Chapter §7.7).

Infine, il titolare AIC ha la responsabilità di assicurare che ogni aggiornamento delle GMP sia recepito all’interno dei siti produttivi allo scopo di mantenere la compliance.


Fonte:

Reflection paper on Good Manufacturing Practice and Marketing Authorisation Holders, Draft (2020)